Raccolta Differenziata

Lunedì Frazione umida
Martedì Plastica
Mercoledì Vetro, Cartone e Carta
Giovedì Frazione umida
Venerdì Alluminio – Indifferenziato
Sabato Plastica – Plastica dura
Per raccolta differenziata dei rifiuti si intende un sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani differenziata per ogni tipologia di rifiuto (per esempio alluminio, carta, plastica, vetro, umido etc..).
La composizione media dei rifiuti è un dato difficile da stabilire, varia con la zona, la ricchezza e la cultura del cittadino, nonché con la produzione industriale del luogo. Un dato certo è la produzione giornaliera per abitante che nel 2006, in media, in Italia è vicina ad 1,5 kg al giorno.
La raccolta differenziata porta a porta (talvolta abbreviata in PAP in Italia) è una tecnica di gestione dei rifiuti che prevede il periodico ritiro a domicilio della spazzatura, al fine di incrementare l’incidenza della raccolta differenziata.
Vengono generalmente ritirati i diversi tipi di rifiuti (organico destinato al compostaggio, vetro-alluminio, carta-cartone, plastica, secco non riciclabile) in giorni e contenitori diversi. I rifiuti solidi urbani indifferenziati vengono solitamente ritirati solamente una o due volte a settimana e vengono rimossi dalle strade di tutta l’area interessata i cassonetti per i rifiuti indifferenziati, in modo da indurre i cittadini a riciclare la maggior quantità possibile per non dover tenere i rifiuti in casa per parecchi giorni.
Questo sistema è considerato un metodo a basso rischio per ridurre la quantità di rifiuti ed incrementare la percentuale di rifiuti riciclati.

Campagne di raccolta

Entro il 2009 è obbligo di tutti i Comuni raccogliere in maniera differenziata almeno il 35% dei rifiuti (in origine tale percentuale era da raggiungere nel 2003); la nuova normativa prevede l’obbligo di raggiungere il 65% entro il 2010.
In Italia esistono molti Comuni che ottengono ottimi risultati superiori all’80% di materiale differenziato; tra le grandi città con più di 500.000 abitanti il primato spetta a Torino, che nel 2007 ha raggiunto il 40,7% di raccolta differenziata.
In molti dei Comuni che primeggiano nella raccolta differenziata viene applicato un incentivo diretto alla selezione. In pratica viene applicato il principio “più inquini più paghi”. Per contro più ricicli più risparmi. Per applicare una misura precisa di quanto il cittadino sia bravo il comune vende (talvolta con distributori automatici) gli unici sacchetti abilitati allo smaltimento dei rifiuti non riciclabili al costo del sacchetto più il costo dei rifiuti che questo contiene. Quindi se un cittadino differenzia bene i suoi rifiuti dovrà acquistare meno sacchi.

Tipologie dei rifiuti
Alluminio

Gli imballaggi in alluminio, salvo casi molto particolari, vengono raccolti sempre insieme ad altre tipologie di materiali con il sistema multimateriale con modalità che variano in funzione delle strutture ed impianti presenti nei vari bacini territoriali.
L’alluminio, assieme ad altri materiali, può essere raccolto in sacchi, bidoncini condominiali, cassonetti o campane.
Il modo più semplice per accertarsi della natura di un oggetto in metallo è l’uso di una calamita: l’alluminio è totalmente amagnetico.
Gli imballaggi in alluminio sono, inoltre, sempre identificati dai simboli ‘AL’ oppure ‘alu’.
Gli imballaggi più comuni che circolano in casa e in cui l’alluminio è quasi sempre presente sono:lattine per bevande, bombolette aerosol, scatole food, vaschette per alimenti, foglio sottile, tubetti flessibili e chiusure a vite.

Organico

Talvolta chiamato “umido” la frazione compostabile dei rifiuti domestici è spesso la prima componente dei rifiuti (~25-30%). In discarica genera il cosiddetto biogas (metano) che talvolta è utilizzato come fonte energetica e il percolato cioè il liquame che si raccoglie sul fondo della discarica. Le discariche hanno il fondo creato con fogli di Pvc termosaldato che incanala il percolato verso il fondo dove viene raccolto e portato ad impianti di depurazione. È per questo che la discarica deve essere sorvegliata fino a 20 anni dopo la chiusura. Gli impianti di compostaggio possono “pretrattare” il rifiuto prima di disporlo in discarica recuperando il metano ed evitando la formazione di percolato.
L’organico in molti comuni è gestito in casa dai cittadini, che lo riciclano in proprio attraverso il compostaggio domestico. In giardino con un contenitore apposito detto composter, anche autocostruito, si raccoglie la frazione organica di cucina e dell’orto/giardino che mediante un processo aerobico di decomposizione si trasforma in concime adatto ad essere riutilizzato direttamente nell’orto. Molti comuni riconoscono al cittadino compostatore uno sconto sulla tassa/tariffa dei rifiuti per la gestione in proprio di questa frazione.

Carta

La carta, che è fatta di cellulosa, può essere riciclata: la cellulosa si estrae dal legno e da altri vegetali, in questo caso viene ricavata dalla carta della raccolta differenziata e la si riutilizza per produrre la carta riciclata.
Nel riciclaggio della carta vi sono procedure per l’eliminazione dell’inchiostro (Procedure possibilmente non inquinanti o a bassissimo impatto ambientale) che devono essere applicate.
Ai fini del riconoscimento esiste la marchiatura volontaria di riconoscimento del materiale prevalente da parte dei produttori. Nel caso della carta il simbolo che rappresenta tutti i contenitori a base carta (a partire dal 25%) è CA, che indica carta accoppiata ad altro materiale, ad esempio i prodotti della Tetra Pak, non riciclabile, almeno nella maniera classica, ma che necessita di tecniche particolari.
Tipi di carta non adatti alla raccolta:

  • Tutti i materiali non cellulosici, i contenitori di prodotti pericolosi;
  • Carte sintetiche;
  • Ogni tipo di carta, cartone e cartoncino che sia stato sporcato (ad esempio carta oleata, carta e cartone unti e fazzoletti di carta usati, questi ultimi possono finire nella raccolta differenziata della frazione organica).

È bene differenziare la carta perché non tutti sanno che per fare una tonnellata di carta da cellulosa vergine occorrono 15 alberi, 440.000 litri d’acqua e 7.600 kWh di energia elettrica.

Plastica

Anche per la raccolta differenziata della plastica bisogna seguire certe regole di base.
Teoricamente, tutti i tipi di plastica sono adatti al riciclaggio, a meno di contaminazioni che lo rendano sconveniente. Nei prodotti sicuramente riciclabili vi è comunque il simbolo caratteristico (tre frecce a formare un triangolo) con all’interno il numero SPI (Society of the Plastics Industry) identificativo del polimero specifico (pe polietilene; pet polietilentereftalato; pvc polivinilcloruro). Alcuni tipi di plastica sono inadatti al riciclaggio diretto, così come viene attualmente svolto in molti comuni, per esempio, un tubetto di dentifricio non può essere riciclato a causa della difficile rimozione interna del residuo di prodotto, e così alcuni giocattoli, attaccapanni, custodie dei cd, ma in alcuni casi si possono indirizzare alla produzione di plastiche di bassa qualità come riempitivi, imballaggi industriali, alcuni arredi urbani, eccetera è facile distinguerli perché sotto avranno le sigle ps materiali come il polistirolo;pt…
In genere sono sicuramente differenziabili le resine termoplastiche, quali i contenitori per liquidi in plastica (contenitori di detersivi, bagnoschiuma e bottiglie) e tutti quelli definiti imballaggi.
Sono non direttamente riciclabili, cioè non avviabili alla produzione di nuovo pellet per produrre plastica di buona qualità, le resine termoindurenti come la bachelite (tutta la vecchia plastica isolante elettrica e termica), resine ureiche (di uso più recente), la melammina (piatti di plastica rigidi), le resine epossidiche (di uso più tecnologico, come colle ad alta resistenza) e molte resine poliestere (base di moltiprodotti sicuramente riciclabili vi è comunque il simbolo caratteristico (tre frecce a formare un triangolo) con all’interno il numero SPI (Society of the Plastics Industry) identificativo del polimero specifico (pe polietilene materiali compositi con fibre organiche od in vetro), il kevlar ed altre.

Plastiche molli

Le plastiche molli sono a differenza della semplice plastica, delle plastiche che vanno differenziate in un macchinario differente. Si possono trovare in contenitori che contengono frutta.

In questi anni il Comune di Taurano, grazie anche alla fattiva collaborazione dei suoi cittadini, ha conseguito importanti riconoscimenti per aver attuato in modo proficuo la raccolta differenziata dei rifiuti.
premio legambienteLegambiente
con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente
“CLUB 35%”
Comune di Taurano
Comuni ricicloni 2003
Premio per aver superato il 35% di raccolta differenziata
premio provinciaProvincia di Avellino
Assessorato all’Ambiente
Premio di 20.000,00 al Comune di Taurano per essere risultato vincitore del Concorso
“La provincia premia i cittadini più … differenziati”
II edizione Anno 2004

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