Convento di San Giovanni del Palco

Luogo conosciuto anche come Convento di San Giovanni

Convento di San Giovanni


Descrizione

Il convento sorge parzialmente sulle rovine di una villa romana, tardo repubblicana, le cui terme e parte degli ambienti di rappresentanza sono ancora, oggi, visibili a sud-est di esso.

Fu iniziato nel 1383 per volere di Niccolò Orsini, conte di Nola, sotto l’influsso spirituale di S. Brigida di Svezia, e completato nel 1396 ma sono evidenti rifacimenti successivi.

Il complesso conventuale è costituito dal convento, dal campanile e dalla chiesa.

Il convento si chiude armonicamente intorno ad un chiostro quadrilatero del XVII secolo, arricchito da una serie di affreschi riproducenti l’epopea di san Francesco e dei primi martiri francescani;

sulla parete del chiostro adiacente alla chiesa si conservano ancora tracce di una fabbrica tardo-rinascimentale (archi e colonne in tufo grigio locale).

Chiostro del convento Sul chiostro si aprono gli accessi alla biblioteca, al refettorio in cui è conservato uno stupendo affresco datato 1646 e rappresentante “l’Ultima cena” e alla chiesa; l’intero complesso è sovrastato da un maestoso campanile (1640),che sorregge quattro campane e domina l’intera vallata.

La chiesa, preceduta da un pronao e da un portale in piperno è a navata unica (cm 2100 x 1150), con soffitto in cassetto nato ligneo (1890); scandita da cinque cappelle per lato, che racchiudono iscrizioni lapidee e lastre tombali e conclusa dal coro, coperto da una volta a botte lunettata, è dedicata a San Giovanni Evangelista.

Tra le opere d’arte superstiti si segnalano:

l’affresco, di chiara fattura (gotica valenciana) quattrocentesca, raffigurante S. Antonio da Padova in abiti francescani, recante nella mano destra il giglio e nella sinistra il libro (tipica iconografia del XV secolo), attribuito ad Angiolillo Arcuccio (Napoli 1430-1492) e databile intorno alla seconda metà del XV secolo;

Altare ligneo un monumentale altare ligneo, eseguito da frate Giuseppe da Soleto (intorno al 1650), proveniente dai conventi napoletani di Santa Croce e Trinità di Palazzo, demoliti da Ferdinando IV di Borbone (1774) per far posto all’attuale Piazza Plebiscito e a Palazzo Salerno;

Coro ligneo un coro ligneo, a due ordini, opera del XVIII sec., con un armonioso leggio mobile per il calendario, a tre facce (alt. cm 250), in noce, (eseguito, con molta probabilità, da artigiani locali intorno al 1753), con figure intarsiate;

la sagrestia, un ambiente, questo ultimo, a pianta rettangolare, coperta da una volta a padiglione, decorata da stucchi; su i due lati è rivestita da una splendida boiserie lignea, formata nella parte inferiore da un banco a tre scomparti con dieci cassetti ciascuno, divisi da duplici lesene, a volute e foglie di acanto, ed in quella superiore da una ricca decorazione (volute, foglie d’acanto e cornici mistilinee) la sacrestia, un ambiente settecentesco, arredato con preziosa “boiserie”;

un pregevole pergamo ligneo a loggetta (XVII sec.), sormontato da un baldacchino terminante con una frangia e retto da due mensole; il parapetto presenta sulle facce tre bassorilievi raffiguranti “la morte di S. Francesco”, lo stemma francescano e una veduta della città di Gaeta;

la tela della “la Madonna col Bambino ed i Santi Giovanni Battista ed Evangelista” di Sebastiano Conca (1752);

significative statue lignee di scultori napoletani e locali;

il pavimento in maiolicato, di notevole fattura artistica, risalente al 1830, come si può leggere nel cartiglio posto alla porta dell’ingresso, riproduce nella zona centrale della chiesa un grande stemma con i simboli francescani, contornato da ampie volute e ghirlande e lungo i lati della navata e del presbiterio numerosi putti con cornucopie, rose dei venti e motivi naturalistici.

Ragguardevole la documentazione libraria della biblioteca tra cui si annoverano cinquecentine e antifonari. Il convento è stato per secoli sede di noviziato e vi abitarono, tra gli altri, il Beato Pietro di Aiola, P. Ludovico Tomacelli, iniziatore della Riforma, e P. Ludovico da Casoria.

Al centro del presbiterio (cm 586 x 1150) si innalza, a guisa di torre, uno splendido altare ligneo, parte in ciliegio e parte in noce, eseguito intorno al 1650 da Frate Giuseppe da Soleto (LE);

Le tavolette dipinte ad olio, raffiguranti scene del vecchio e del nuovo testamento, attribuibili a fra Giacomo da San Vito (?).L’altare si divide in due parti: la mensa (XX sec.) e il Ciborio (XVII sec.)

La mensa in noce, realizzata tra il 1926 e il 1927, per un voto fatto, dal fratello laico F. Mario Arena, intagliatore, in sostituzione a quella esistente in marmo, è composto da cinque pannelli; al centro l’“Ultima Cena” leonardesca, sotto il cui labbro inferiore è inciso: “Fra Mario Arena disegnò e scolpì- G. Rega fece l’ebanista; ai due lati frontali l’“Immacolata”, circonfusa dagli angeli; “S. Francesco”, in adorazione circondato dagli angeli; ai due lati “S. Pasquale” e “S. Antonio da Padova”. In origine, la mensa era addossata al Ciborio, dal quale nel maggio del 1983 è stata staccata e spostata in avanti in seguito alle disposizione del Concilio Vaticano II (1963/65).

Il Ciborio, o il Tabernacolo, in ciliegio, si compone di tre ordini architettonici sovrapposti, con un basamento ed una cupola; i fregi, i pannelli e la cornice sono tutti riccamente intagliati.:

in basso, tre pannelli per lato con due leoni e due uccelli affrontati sotto un’aquila bicipite coronata, ed un altro con un vaso di fiori; su di essi, nella parte centrale, alternandosi a due balaustre, corrono le alzate dei due gradini del postergale, istoriate con motivi di foglie di acanto e pampini con grappoli d’uva in cui si inseriscono cani, ippogrifi, uccelli; al centro è incassato il tabernacolo con due pannelli, sui quali è scolpita l’aquila bicipite coronata, emblema dei re di Spagna.

Infine, il tronetto, terminante con una cupoletta, sormontata da una Croce, è sorretto da quattro ordini di balaustre e colonnine; fra le colonnine, finemente intagliate, sono incassati in nicchie varie tavolette dipinte ad olio, raffiguranti scene del vecchio e del nuovo testamento.

Anche il retro del tronetto ospita otto tavole dipinte, sistemate in nove nicchie (una tavola è stata rubata nel 1976).L’altare è stato restaurato dai B.A.A.A.S. di Avellino e di Salerno (1984).

Dove si trova

Via San Giovanni del Palco, 1 - Taurano (Av)
Nessun Quartiere

Modalità di accesso

In autostrada con l'automobile:

Percorrendo l'autostrada le uscite più vicine al centro di Taurano sono:

Uscita Baiano | A16 Autostrada dei Due Mari A16 | Napoli-Canosa | 6,72 km[1] dal centro

Uscita Tufino | A16 Autostrada dei Due Mari A16 | Napoli-Canosa | 8,42 km[1] dal centro

Uscita Sarno | A30 autostrada A30 | Caserta-Salerno | 8,47 km[1] dal centro

Uscita Palma Campania | A30 autostrada A30 | Caserta-Salerno | 8,90 km[1] dal centro

Provenendo da strade ad alto scorrimento le uscite più vicine sono:

Uscita Montoro Sud | RA2 raccordo A2 | Avellino-Salerno | 14,00 km[1] dal centro

Uscita Montoro Nord | RA2 raccordo A2 | Avellino-Salerno | 15,65 km[1] dal centro

 

In treno:

Per arrivare a Taurano in treno la soluzione migliore è utilizzare un treno con destinazione o fermata a:

Stazioni con classe almeno Silver:

Stazione di Sarno | Sarno | è gestita da rfi (600s) e dista 8,07 km[1] da Taurano

Sarno, 84087 Sarno SA, Italia

Stazione di Nola | Nola | è gestita da rfi e dista 10,35 km[1] da Taurano

Nola, 80035 Nola NA, Italia

Oppure è possibile utilizzare le stazioni Platinium di :

Stazione di Salerno | Salerno | è gestita da rfi (600s) e dista 25,83 km[1] da Taurano

Salerno Stazione, 84123 Salerno SA, Italia

Stazione di Napoli Afragola | Afragola | è gestita da rfi e dista 26,17 km[1] da Taurano

Napoli Afragola, 80021 Afragola NA, Italia

 

In aereo :

Gli aeroporti più vicini a Taurano sono quelli di: 

NAP - Aeroporto di Napoli-Capodichino situato a circa 30 km

Contatti

Municipio

Pagina aggiornata il 05/06/2024

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito? 1/2

Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2

Inserire massimo 200 caratteri